Piatto del creativo

January 3, 2016
in Category: Pasta&food
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Piatto del creativo

Piatto del creativo

La creatività è l’arte di sommare due a due ottenendo cinque 

(Arthur Koestler, saggista)

Dai una svolta alla tua vita: salta. Impara a saltare e continua a farlo ogni volta che puoi. Ovviamente non parlo di un salto vero in sospensione con un discreto sforzo dei muscoli poplitei e della grande anca ma di uno slancio mentale in distensione che, tra l’altro, viene molto meglio se non si sta saltando.

Un salto che vale come un’associazione di pensieri, di immagini e di suoni diversi.

Cosa vuol dire? Avete presente la signora Fletcher, la mitica “Signora in Giallo”, scrittrice di romanzi gialli e investigatrice infallibile? La signora Fletcher scopre l’assassino mentre beve il caffè, spreme le arance, si lava i denti o qualcuno le presta la penna per scrivere un appunto. Viene fulminata dalla soluzione quando sta facendo qualcosa di completamente diverso. Il processo che solitamente mette in atto l’ineffabile “Signora in giallo” è molto simile a quello creativo. Non arriva alla soluzione esaminando i dati in maniera meticolosa e procedendo in senso verticale, passo per passo. No, ci arriva grazie a un salto. All’incursione di un elemento esterno, a un’associazione improvvisa.

La stessa cosa capita ai creativi. La creatività è uscire dagli schemi del pensiero logico-razionale e procedere col pensiero laterale. Creatività è anche intuizione. E’ un “viaggio” mentale in terre nuove e sconosciute dove, però, ci si arriva con “mezzi” di trasporto ordinari utilizzati in modo insolito. Creatività è generare qualcosa di nuovo con materiale usato. Saltando, in questo caso, dentro un libro di teoria marxista, si può azzardare che la creatività coincida col concetto di profitto. Tutti noi siamo creativi, più o meno, ma molti di noi hanno disimparato a mettere in pratica questo procedimento mentale perché fin da piccoli ci insegnano a operare più col pensiero logico-razionale che col pensiero laterale o associativo.

Per i creativi la cucina si spreca. E’ difficile avere un piatto solo e unico che possa rappresentare e accontentare un creativo. Forse la soluzione migliore è presentare un piatto “aperto” ovvero fornire più ingredienti che verranno sistemati a piacere e gusto nel piatto. L’intervento diretto del creativo farà il resto. Quali ingredienti? Crostini di pane(di vari grani) abbrustoliti, con cubetti di melone, acini di uva, marmellate, formaggi di tipo diverso, salse piccanti o non, cubetti di prosciutto, mortadella, pomodori secchi… e chi più ne ha ne metta. Come un’opera aperta, si apre il frigo e si crea. Dà soddisfazione, permette di acquistare fiducia in noi stessi e, soprattutto, si risparmia sulla spesa. Non pensate che anche questo sia creare profitto?

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