Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
non l’ho mai detto e non te lo dirò mai
Nell’amor le parole non contano, conta la musica…
(Roberto Benigni e Vincenzo Cerami)
“Ti amo moltissimo” disse lui. “Io di più” disse lei. “No, sono io che ti amo di più”. “Guarda che ti sbagli: ti amo più della mia stessa vita”… Dialogo surreale che dà l’idea di come le parole in un rapporto che funziona a meraviglia siano una rovina. Quando in una coppia regna l’armonia voler spiegare il perché ci si ama toglie poesia e aggiunge pesantezza.
Quindi il piatto dell’amore felice è un piatto dove la parola d’ordine é meglio togliere che aggiungere, meglio tacere che parlare. E’ un piatto composto da pochi ingredienti, anzi uno solo (l’amore) con un gusto intenso.
Un’impepata di cozze? Sì, ci siamo. Un piatto del popolo amato anche dai vip. L’amore parte dal basso, dai quartieri più umili dove si parla come si mangia, si snoda lungo i vicoli, si nasconde dietro gli angoli, per poi salire le scale, diventare più complicato, e finire dentro un appartamento. Tutto è più difficile dentro le quattro mura: il sogno svanisce e la realtà prende il sopravvento. Ma se c’è amore, nulla si perde.
Il piatto dell’amore felice è semplice da preparare ma la qualità dell’ingrediente principale è di fondamentale importanza.
L’amore, come la cozza, non ammette inganni. Se non è di ottima qualità è inutile chiedere aiuto a salse o condimenti piccanti: il piatto resta scarso, deludente.
A dare il tocco finale all’impepata di cozze è il sugo preparato con uno spicchio di aglio, prezzemolo tritato e una spolverata di pepe nero.
Il pepe nero è maschio. Nonostante sia raccolto acerbo, il seme viene essiccato al sole e quel calore gli dona un sapore intenso e robusto. Mentre il prezzemolo è femmina, dal gusto un po’ acuto, utilizzato per moltissime pietanze e occasioni (dalla medicina alla bellezza) è un’erba multitasking come sono le donne. Così anche l’unione tra pepe e prezzemolo è un’unione d’amore.
Per mangiarle vanno usate le mani
Quando si è innamorati e corrisposti anche gli odori più personali sembrano profumi e l’odore sulle mani lasciato da una notte d’amore diventa ricordo indelebile di un momento magico. Le mani, quindi, usate per accarezzarsi, spingersi, chiamarsi, sono strumenti fondamentali del dialogo amoroso. D’obbligo usarle anche al ristorante per mangiare l’impepata di cozze. E i gusci? I gusci delle cozze, che vengono accatastati in un piatto a parte, sono la dimostrazione pubblica dell’amore felice. Una dichiarazione un po’ sfacciata a tutto il mondo: “Noi ci amiamo”. Una testimonianza che qualcosa di bello si è consumato, si sta consumando e si consumerà.
RICETTA:
Pulire le cozze lavandole con cura sotto l’acqua corrente e raschiando la superficie esterna della conchiglia per rimuovere le incrostazioni. Far soffriggere in una pentola capace due spicchi di aglio spellato. Buttare le cozze e coprire con il coperchio aspettando che le cozze si aprano. Operazione che dura al massimo 8 minuti. Nel frattempo lavare il prezzemolo e tritarlo finemente. Quando le cozze sono cotte unire il prezzemolo tritato, pepe a piacere, mescolare bene e servire.