L’hanno già etichettato come il panettone per i “gastrofighetti”. La confezione, in effetti, lo lascia presagire, ma se la sostanza conferma quello che i produttori promettono, non è solo un prodotto fighetto, è soprattutto buono e di qualità. Si tratta del panettone in vasocottura di “d&g patisserie”.
Praticamente viene impastato come gli altri panettoni artigianali ma prima di essere infilato nel forno viene imprigionato dentro un vasetto, ovviamente resistente alle alte cotture, che ridimensiona la crescita. Ma non del tutto. Sembra piccolo ma una volta cotto e che si va estrarre dal vaso per mangiarlo torna quasi alla dimensione di un panettone normale piccolo (di 250 grammi) riacquistando sofficità, ma soprattutto mantenendo la freschezza della cottura. Sembra appena sfornato, garantiscono i produttori. Il costo è 15 euro e si possono scegliere tra vari gusti: cioccolato e arancio, albicocca e zenzero, mandarino tardivo di Ciaculli e marroni di Piemonte.
Il pastry chef dell’azienda di Selvazzano di Padova è Denis Dianin che fa parte anche dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Tra le sue invenzioni anche la cioccolata colorata come una tavolozza di acquerelli ispirata alla canzone “come un pittore” dei Modà.