Ci sono uomini che lasciano la loro presenza in una foto appesa al muro, incastonata in una vecchia cornice smaltata. Ci sono donne che per anni passano da una stanza all’altra, correndo per il lavoro, raccattando panni, coi figli in braccio, le ore contate, ma tenendo sempre bene in mente quella foto. E mentre cercano di fissare l’immagine per non perdere i pezzi, crescono. E mentre loro crescono gli uomini si allontanano. Un giorno, però, per caso, dalla foto lo sguardo delle donne scivola allo specchio. E’ come se si rivedessero per la prima volta. Non c’è qualcuno che ha sbagliato più di un altro: è che spesso viviamo impigliati in un’idea di noi e degli altri che non corrisponde più a quello che siamo. Basta fermarsi, prendere fiato fiato, distogliere lo sguardo dalle foto, e, se vale la pena, provare a regolare nuovamente l’orologio sulla stessa ora. Bastano poche ore per capire se funziona.