Ne parliamo tutti i giorni perché mangiamo almeno tre volte al giorno. Dalla mattina alla sera il cibo è nei nostri pensieri. C’è chi, addirittura, si consola ingozzandosi di cioccolata. Chi cerca un equilibrio mentale facendo attenzione a ciò che mangia e chi, invece, cucinando riesce a rilassarsi. Il cibo è collegato a doppio filo alle emozioni, ma nessuno ha mai provato a indagare a fondo le relazioni che legano i vari alimenti al nostro universo emotivo? Forse perché nessuno si azzarda a pensare che ci possa essere una base comune a tutti. Ovvero che per tutti (o per molti) la cipolla, con la sua acquosità, il suo particolare odore, la capacità di trasformarci e di farci piangere mentre la tritiamo, abbia lo stesso tipo di impatto emotivo e provochi in tutti simili emozioni. Io, invece, penso che possa essere così. E possa anche servire saperlo per poter intervenire in determinati disturbi alimentari. E per questo motivo voglio sottoporvi a un piccolo gioco. Secondo voi com’è il carciofo? Socievole, guerriero o sereno? Cosa vi provoca quella sua buccia un po’ ostica e quel cuore tenero, custodito grazie alle foglie spinose? Va in guerra o è in pace? Condivide con altri nuove emozioni oppure se ne sta tutto solo, fiero e altero, a difendere il suo spazio? Pensateci quando lo mangiate o lo sbucciate, poi se vi va me lo scrivete.