Comunicatore innovativo e rivoluzionario nonostante l’origine alto borghese. Era anche questo Pellegrino Artusi, autore de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, il manuale di gastronomia che vanta 111 edizioni e oltre un milione di copie vendute.
L’appellativo di comunicatore lo merita di diritto perchè coi suoi lettori lo scrittore romagnolo nato nel 1820 si scambiava le ricette nello stesso modo in cui si fa adesso nei blog. Alcuni erano “pizzini”, altre lettere più strutturate, ma comunque erano messaggi che l’appassionato cultore di cucina scriveva dopo aver sperimentato insieme alla sua fedele cuoca Marietta direttamente ai fornelli. Rivoluzionario perchè a quel tempo non esisteva nessun cuoco o appassionato di gastronomia che uscisse fuori dal suo “baldacchino” (come lo chiamava lui) utilizzando i suggerimenti di chi cucina tutti i giorni a casa propria.
Non a caso alla Leopolda di Pisa, all’interno della quinta edizione “Internet Festival 2015”, è stata organizzata una serata dedicata proprio allo scrittore forlimpopolese quale “archetipo del cambiamento nel cibo”, arrivando a definirlo, grazie al materiale custodito a Casa Artusi di Forlimpopoli, il primo food blogger della storia.
Food blogger, tra l’altro, generoso e molto riconoscente perchè, a differenza di ciò che accade ai giorni nostri, nel suo manuale cita spesso e volentieri coloro che gli hanno fornito un suggerimento, un consiglio o una ricetta. Peccato mortale, quindi, dimenticarlo o non dedicargli un pensiero quando, davanti ai fornelli, impugnamo mestoli e coltelli.